Noemi Pozzolini, un'artista pura e semplice.
Queste sue opere . . . opere d'arte.
Queste affermazioni sembrerebbero semplice "galanteria" verso una "giovane" fotografa che ama esprimersi per puro piacere.
L'arte.
L'arte non si vende a peso, arte non è il quadro . . . . esso è opera d'arte, è il risultato di un percorso mentale che veicola il corpo dell'artista, ne conduce le azioni; è essenza che sfocia e si materializza per offrire nutrimento ai propri sensi ed eventualmente a coloro che ne sapranno cogliere la sostanza.
A Noemi riconosco quell'invidiabile sensibilità, quella freschezza creativa tale da formalizzare queste immagini emozionali.
Fotografie non arrivate per caso.
Sovente l'arte è figlia dell'arte stessa; Noemi, come molti, si è fatta coinvolgere dai poemi di Pablo Neruda e la sostanza dei suoi scritti ha trovato ambiente fertile nell'animo di Noemi.
L'assenza, . . . descriverla a parole e riuscire ad emozionare serve maestria; proporla con il linguaggio fotografico non è per nulla scontato;
Misurarsi con un "soggetto" astratto, lasciare ai segni grafici il raccontare quello che l'animo vorrebbe comunicare.
Vivere il desiderio di portare l'ospite della mostra in un percorso immaginato e arrivare a far si che il pensiero artistico corrisponda, oltre ed altrove.
Questo per me è vivere il momento dell'arte.
Immagini fluide, poetiche, forse più poetiche della poesia stessa che le ispira;
L'assente presente, che ti sorregge, ti guida, ti ispira, ti emoziona.
Carlo Righetti
(Benemerito della Fotografia Italiana)